La rinuncia all’eredità
Non sempre ricevere un’eredità ed accettarla è un fatto positivo.
Ci sono dei casi in cui infatti la legge consente di rinunciare all’eredità: è questo il caso in cui i debiti del defunto superino i crediti.
In tal caso è possibile effettuare una dichiarazione di rinuncia all'eredità con cui si dichiara di non voler accettare il patrimonio lasciato dal defunto, sia nel caso di successione testamentaria o che nel caso di successione legittima.
L’erede pertanto dichiara di non volere acquistare l’eredità, facendo cessare gli effetti verificatisi nei suoi confronti a seguito dell'apertura della successione e resta completamente estraneo alla stessa, con la conseguenza che nessun creditore potrà rivolgersi a lui per il pagamento dei debiti ereditari.
Ma attenzione!
La rinuncia all’eredità può essere impugnata da parte dei creditori (per approfondire clicca qui)
La Legge stabilisce che i creditori del defunto potrebbero opporsi alla rinuncia, impugnandola dinanzi le sedi competenti, per potersi soddisfare sui beni ereditari fino alla concorrenza dei loro crediti.
Questo diritto dei creditori si prescrive in cinque anni, decorrenti dalla data della dichiarazione di rinuncia.
Per potersi tutelare da una potenziale azione del creditore insoddisfatto, il rinunciatario può in alternativa accettare l’eredità con beneficio di inventario: così facendo tutela il suo patrimonio personale dall’aggressione dei creditori, i quali potranno aggredire solo la parte del patrimonio ereditato corrispondente al proprio credito.
La rinuncia all'eredità va fatta con una dichiarazione resa innanzi ad un Notaio pagando la relativa imposta.
La dichiarazione di rinuncia non deve prevedere alcuna condizione, non deve prevedere alcun termine e non deve prevedere alcuna limitazione in caso contrario, la dichiarazione è nulla .
Secondo l’art. 480 cod. civ., il diritto di accettare - e quindi di rinunciare - può essere esercitato entro dieci anni dal giorno della morte del defunto.
L’erede che fa la dichiarazione di rinuncia viene considerato come se non fosse mai stato chiamato, cioè la rinuncia ha effetto retroattivo.
Pertanto se avete deciso di rinunciare all’eredità perché ci si trova in presenza di una posizione debitoria e dopo si scopre che il defunto possedeva anche un castello scozzese, hai ovviamente rinunciato anche a quello, anche se tu non ne eri a conoscenza.
Pertanto prima di effettuare la rinuncia conviene sempre
verificare la posizione creditoria e debitoria, rivolgendosi ad un Notaio.
Questo articolo è meramente informativo e non vuole sostituirsi al parere di un professionista legale, al quale consigliamo comunque di rivolgersi qualora ci siano problematiche collegate a tale argomento.
Per approfondimenti clicca qui
Dott.ssa Lucia Corona
Agente immobiliare professionale iscritto alla FIAIP