Il primo proprietario di una masseria del
sito fu, alla fine del '500, un tal Giuseppe Vergara, ceduta poi ai de Raho e successivamente ai De Cesare, che provvidero ad ampliarla e ad introdurvi numerosi miglioramenti. La masseria era
estesa per 90 tomoli, comprendeva diverse lame, annoverava al suo interno un giardino di agrumi, un pozzo, cisterne, grotte, un trappeto e una torre.
Nel 1633, i beni dei De Cesare venivano
posti sotto sequestro dal barone di Grottaglie, per crediti da questi vantati nei confronti di diversi cittadini Grottagliesi. La masseria venica dunque venduta all'asta per 400 ducati a Giovanni
Rodiguez di Francavilla. Nel 1638, nuovamente posta all'asta, veniva venduta per 700 ducati a Fabio Gatto, per conto del Collegio dei Gesuiti di Madrid, creditori di Cesare.